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Carnevale di Foiano della Chiana - Carri

I 4 Cantieri e la Gara

Vera anima del Carnevale di Foiano sono i quattro cantieriAzzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici: questi i nomi, tutti di derivazione popolare, rappresentati dai colori di quattro bandiere che nei giorni precedenti il Carnevale colorano di festa l’intero paese. E’ in queste vere e proprie “officine della cartapesta” (i cantieri appunto) che prendono forma le maschere e i movimenti idraulici che animano i carri durante le sfilate lungo le strade cittadine. All’interno di queste segrete mura, nascono, grazie alla passione di molti “sudditi” di Re Giocondo, delle opere d’arte semoventi che aspettano con trepidazione di essere giudicate nel campo di gara. Un anno di lavoro si consuma in quattro febbrili domeniche che incoronano alla fine un solo vincitore. 

Gli attuali quattro Cantieri risalgono tutti al secolo scorso. I Cantieri che vantano una storia più lunga sono quelli dei Rustici e degli Azzurri, fondati nel 1933, mentre quello di Bombolo fu fondato l’anno dopo come quello dei Pacifici, che però scomparve presto dalla scena rimpiazzato nel 1947 dal Cantiere Cuccioli, che molto contribuì nella ripresa dalla crisi post-bellica del Carnevale. Già sul finire degli anni ’40 infatti molti dei Cuccioli confluirono negli altri Cantieri, mentre coloro che non si aggregarono alle altre tre compagini fondarono il nuovo Cantiere Vitelloni. Quest’ultimo però non funzionò mai, poiché dai primi anni’ 50 il Carnevale di Foiano entrò in una spaventosa crisi che per un decennio tolse dalla scena i Cantieri. Quando nel 1962 finalmente si riprese, i Vitelloni già da due anni erano stati rimpiazzati dai Nottambuli.

Durante l’anno i Cantieri lavorano ciascuno su un carro, che presenta allegoricamente un determinato tema (liberamente scelto dal Cantiere). Per evitare scorrettezze ed aiuti esterni, i quattro Cantieri lavorano tutti quanti in un unico edificio. Sorprendente la passione che porta i cantieristi ad adoperarsi nella realizzazione del carro senza percepire alcun compenso, se non i bivacchi improvvisati sulle forme di gesso a tarda notte e in caso di vittoria gli sfottò verso gli avversari. 

La gara si svolge nelle 2 prime due domeniche di carnevale, durante le quali ciascun Cantiere sfila per le vie cittadine con il proprio carro. I carri vengono valutati da una giuria composta da cinque professionisti tra i quali si tratta uno scenografo, un critico d’arte, un pittore, uno scultore e un giornalista. Ciascun giurato redige una scheda, nella quale stila la propria classifica personale, allegando le relative motivazioni. 

La Gara

Ad ogni primo posto ottenuto da un Cantiere nella scheda di un giurato corrispondono 5 punti, 3 per ogni secondo, 2 per ogni terzo e 1 per ogni quarto posto. Sommando i punteggi viene calcolata la classifica finale. I verdetti dei giurati vengono letti al termine del quinto e ultimo corso mascherato e sono insindacabili. 

Nella quinta ed ultima domenica viene letto il verdetto che segue il funerale di Re Giocondo, il Re del Carnevale, immolato simbolicamente per la purificazione del suo popolo. E’ a questo punto si da lettura in piazza del Testamento di Re Giocondo: vengono letti in rima dal Presidente dell’Associazione del Carnevale (memorabili sono i testamenti del prof. Solaro Corsi che per più decenni ha presieduto l’Associazione) i fatti più o meno positivi dell’anno da poco concluso, mettendo alla pubblica berlina eventuali malefatte e ilariche disavventure della gente del paese, non mancando di elargire goliardici consigli.

L’ultima parte del testamento è quella più attesa: viene reso pubblico il verdetto stilato dalla giuria, partendo dall’ultimo cantiere classificato. Come vuole la tradizione, a sancire la fine del carnevale è appiccato il rogo di “Re Giocondo”, che viene dato alle fiamme in piazza nella cosiddetta “Rificolonata”.

Azzurri:

Nell’inverno del 1932 prende vita il Cantiere
Azzurri per volontà di giovani amici foianesi che si impegnano alla realizzazione di carri allegorici.
L’appellativo “Azzurri” nasce dall’uso dominante di questo colore nella loro opera prima, e li accompagnerà lungo tutta la loro storia.
Il loro simbolo nasce dall’unione di tre elementi: le ali, l’alloro e la spada rovesciata, recuperando gli antichi emblemi come la forza e la vittoria.

“Azzurro per te si lotta ancora,
con dedizione e immenso amore,
perchè per noi oggi come allora
rimani il più bel colore”

Bombolo:

La storia di Bombolo inizia nel 1934 quando il cantiere decise di prendere il nome del carro costruito quell’anno, raffiguante uno scanzonato “Bombolo” che suonava un pianoforte trainato da un somaro. La composizione era supportata da una mascherata dove spiccavano quelli che sarebbero diventati i colori ufficiali del cantiere, ovvero il bianco ed il rosso. L’emblema che li accompagna da sempre è un cuore, simbolo della passione che lega Bombolo ai suoi cantieristi.

“Per rinverdir gli allori,
per conquistar il cuore,
perchè io sono Bombolo,
io sono il primo amore”

Nottambuli:

Il cantiere Nottambuli è il più giovane dei quattro, fondato nel 1961 a seguito della ricostituzione della società dei Cantieri, andando ad occupare il posto prima dei Pacifici, poi Vitelloni. Il simbolo che li contraddistingue è un pipistrello, l’animale notturno per eccellenza, a rappresentare l’impegno e la propensione dei volontari del cantiere a lavorare dal calar del sole fino a tarda notte. I colori sociali sono il nero, come la notte stessa, in contrasto con il giallo, a simboleggiare il bagliore delle stelle.

“Tutti nascono unici,
ma solo uno continua ad esserlo“

Rustici:

Nell’anno 1933 vengono fondati i Rustici, dal nomignolo con cui erano solitamente chiamati i primi membri del Cantiere. Il simbolo che li contraddistingue è un elefante, figura principale del carro allegorico dell’edizione 1934, “Un po’ di Oriente al Carnevale”, da cui ha avuto origine lo stemma che rappresenta tutt’ora il rustico cantiere. I colori sociali erano inizialmente il bianco e il celeste, che poi nel corso degli anni è stato trasformato in un blu molto più intenso.

“L’elefante ha un bel fantino
e un bacio gliel’ha dato.
Sarà il più fortunato
e il premio vincerà“

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